martedì 4 marzo 2008






Il tocco del maestro


Era logoro e segnato dal tempo;
il banditore pensava non sarebbe valsa la pena di perdere troppo tempo
per assegnare quel vecchio violino ma lo alza ugualmente al di sopra della propria testa
e sorridendo lo mostra agli intervenuti.

"Quanto offrite per questo, gentili signori? Chi offre per primo?".
"Un dollaro!"
si udì dalla sala.
"Solo un dollaro?"
apostrofò il banditore.
"Due dollari!",
fu la nuova offerta.
"Due dollari... Chi offre di più?",
"Tre dollari!",
grida qualcuno.
Il banditore si apprestò a terminare la vendita:
"Tre dollari e uno, tre dollari e due, tre dollari e tre...",
dalla sala, prontamente, un uomo alto e magro con i capelli grigi,
avvicinò al banco e prese in mano il vecchio violino.
Soffiò la polvere dal vecchio strumento,
ne tirò accuratamente le corde per l'accordatura
e cominciò a suonare una splendida e dolcissima melodia simile al canto di un angelo.
Poi la musica cessò.
Il banditore con voce cheta e un po' commossa da quelle note ripeté la domanda:
"Quanto offrite per questo violino?" -
"Mille dollari!"
"Duemila!" - "Tremila dollari!" -
"Tremila dollari e uno, tremila dollari e due, tremila dollari e tre; aggiudicato!".
Il pubblico acconsentì ma qualcuno non comprendeva cosa avesse cambiato il valore di quel vecchio violino.
La risposta venne presto e con molta chiarezza:
"E' stato il tocco del maestro!".
Molti uomini similmente vivono una vita priva di armonia e obiettivi durevoli;
uomini sminuiti e sottovalutati dalla gente proprio come il vecchio violino.
Uomini che tra un fiasco di vino, una scodella di minestra e una serata in osteria
vedono trascorrere tutta la loro vita.
Però... quando il Maestro entra nella loro vita, essi si trasformano in uomini nuovi.
La gente insensata non comprende cosa sia accaduto in loro;
non capisce che il valore di un'anima può divenire inestimabile
al tocco della mano del Maestro.

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